Ho ingoiato la pillola arancione, peccato non averlo fatto prima

Immagine CypherBull

Era il 2013 quando per la prima sentii parlare di Bitcoin.

Stavo giocando ad un mmorpg, un videogioco di ruolo in rete (si ero un nerd, anzi lo sono ancora ma molto meno), ed un compagno di gilda (community) durante una notte di farming (raccolta di risorse) mi parlò di questo Bitcoin; lo ascoltai per un po’, non mi ricordo cosa disse, ma ricordo che cercai su Google, e con i pochi contenuti che trovai non ci capii niente e lasciai perdere.

La seconda volta fu nel 2017, non ho presente come, ma finii su un canale cRyPto TrAdiNg di Youtube, parlava di come investire in cryptovalute; era il periodo delle ICO, così mi feci il mio primo account su un Exchange (Coinbase) e comprai per la prima volta Bitcoin.

Non sapevo ancora cosa avessi per le mani, il mio intento era quello di fare profitto comprando ad un prezzo basso e vendere ad un apprezzamento di mercato.

Continuavo a seguire i crypto guru su Youtube e la mia attenzione si spostò da Bitcoin alle alternative coin, o meglio chiamate shitcoin. Su quest’ultime, dicevano i guru, si possono fare molti più profitti, così con questa convinzione convertii tutti i miei sats in shitcoin, ricordo che mi piaceva molto Tron. Nel frattempo lessi qualcosa sul rischio di perdita fondi a causa dei fallimenti degli Exchange, così mi documentai sui vari wallet desktop, alla fine scelsi di usare Exodus, un wallet multicoin.

Nel 2018 ci fu un bagno di sangue per una buona parte delle ICO ed anche il controvalore di Bitcoin scese, preso dal panico e dalla perdita dell’investimento decisi di vendere quel che mi era rimasto ed accettare il fatto che le crypto sono una truffa, eh si ero in FUD totale.

Ci avviciniamo a fine 2020 inizio 2021 dove il prezzo di Bitcoin toccò nuovi massimi, molti nerd vicini a me cominciarono a parlarne, così iniziai a documentarmi nuovamente per cercare di fare qualche profitto extra. Scottato da quello che era successo 2 anni prima ci andai con i piedi di piombo.

Inizialmente facevo trading su Bitcoin, comprando e rivendendo anche a distanza di minuti, guardando gli orderbook su Binance, andavo a letto con il mal di testa, andavo a lavoro rincoglionito ed i profitti erano quasi nulli.

Cercai, così, altri modi per ricavare guadagni da questo mondo che mi affascinava, ed iniziai a documentarmi sul mining.

Da appassionato di tecnlogia possedevo un buon PC da gaming, e la scheda video era molto performante, lasciando perdere Bitcoin che usava già degli ASIC, iniziai a sperimentare il mining di Ethereum. Tra overclockare la GPU e cercare di avere un buon airflow per il raffreddamento, ci stavo prendendo gusto; in quel periodo i profitti erano alti anche se l’energia utilizzata non era rinnovabile e i costi erano alti. Ne parlai con altri 2 amici nerd, investimmo un po’ di capitale ed acquistammo altre schede video che erano molto rare sul mercato, così iniziammo a costruire il nostro primo rig di mining.

Nella sfera lavorativa passai ad un lavoro manuale che svolgevo prevalentemente in autonomia, quindi per non sentirmi solo iniziai a cercare podcast che parlavano di crypto. È proprio così che mi ritrovai davanti alla tana del bianconiglio: Bitcoin Italia Podcast.

Iniziai dal primo episodio della stagione 1. Per settimane ascoltai Rikki e Guybrush quasi 8 ore al giorno; da una cuffia apprendevo i principi dell’economia, dei diritti umani e temi libertari, dall’altra il lato tecnico di Bitcoin; ero sempre più affamato di informazioni, quando ero a casa passavo dai video di Giacomo Zucco a quelli di Massimo Musumeci,  e in poco tempo costruii il mio primo full node.

Ormai avevo ingoiato la pillola arancione.

Con il mining i guadagni iniziarono a diminuire e si parlava sempre più spesso di proof of stake, così decidemmo di smettere e di rivendere le GPU, convertii gli Ether in Bitcoin (vedevo le shitcoin sempre più inutili).

Intanto il controvalore in fiat di Bitcoin scese, ma questa non era più una preoccupazione: conoscevo il vero valore di Bitcoin ed il prezzo diventò una circostanza secondaria.

Continuo ancora oggi ad aver fame di conoscenza, ascolto podcast, leggo e mi documento in ogni modo.

La conoscenza ti permette di capire i meccanismi del sistema economico, politico e sociale.

Una volta capito Bitcoin si ha una visione di quello che ci circonda che non è più la stessa, non puoi più rimanere impassibile a certi avvenimenti.

La rivoluzione è iniziata. Bitcoin è la rivoluzione.

CypherBull

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